Ora il testo passa al Senato

Con 317 voti favorevoli e 40 contrari la Camera approva il testo in materia di coltivazione e somministrazione della cannabis a uso medico. Ora il testo  passa al Senato. 

"Alternativa popolare è convintamente a favore dell'uso terapeutico della cannabis. Questo deve essere chiaro, a scanso di equivoci",  ha dichiarato il capogruppo di Ap in commissione Affari sociali alla Camera, Rosanna Scopelliti. "Ma questa è una materia già regolamentata dal Ministero della Salute, con uno specifico e apposito decreto ministeriale aggiornato nel 2015. Uno strumento che sta funzionando. E in merito Ap condivide pienamente l'azione portata avanti del ministro Lorenzin. Evidentemente, però, per qualcuno non era sufficiente. Riteniamo sbagliato, dunque, il modo con il quale si è proceduto, sollecitando il Parlamento a intervenire su una materia già disciplinata. Ribadiamo con forza l'impegno a favore dei malati, purché non diventi poi strumentale a sanare equilibri nei partiti. Per questo motivo Ap ha deciso di astenersi sul ddl discusso in Parlamento".

Anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, ha commentato il via libera alla Camera della legge per coltivazione e la somministrazione della cannabis a uso medico: "Ritengo che il Paese sia pronto per una proposta più estesa, ma è importante che la Camera abbia approvato il testo unificato per la cannabis terapeutica. Un testo in cui è confluita anche la mia proposta di legge (A.C. 76) sull'utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi. Per garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute e alla libera scelta della terapia, tanto più in casi di serie patologie che producono intollerabili sofferenze e ledono gravemente la dignità umana. A inizio Legislatura avevo depositato una proposta per facilitare e disciplinare l'utilizzo di farmaci contenenti derivati, naturali e sintetici, della cannabis indica a fini terapeutici nell'ambito del Servizio sanitario nazionale (SSN). Il testo riprende la norma della regione Toscana in materia, che tra le prime in Italia, si è dotata di una normativa che permette l'utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi come ausilio terapeutico nella cura di gravi patologie. Una legge di civiltà che mi auguro possa procedere con un iter rapido in Senato". 

"Potevamo contrastare la criminalità organizzata, destinare miliardi di euro alla scuola, al riassetto del territorio, ai giovani come alle pensioni. Potevamo creare d'incanto decine di migliaia di posti di lavoro. Potevamo destinare ingenti risorse alla prevenzione, alla riduzione del danno e del rischio. Ci accontentiamo di un testo sugli usi terapeutici della cannabis reso necessario dall'ostilità di un ministero, quello della Salute, che molte cose avrebbe già potuto fare e non ha fatto", ha affermato il deputata di Sinistra Italiana-Possibile Daniele Farina. "Il voto favorevole di Sinistra Italiana ha il rimpianto dell'occasione mancata e la speranza che questo modesto testo sia comunque utile alle migliaia di pazienti in attesa. Maggioranza schiacciante che non lascia alibi ad una rapida approvazione al Senato. Questa legislatura si chiude con una promessa, ovvero con un impegno affinché le cose mancanti si concretizzino".

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