Roma, 15 ago. (LaPresse) – “Desta sconcerto, come se nulla fosse, l’attribuzione fatta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, del concetto secondo cui se l’Istat avesse ritardato di una settimana la pubblicazione dei dati del Pil del secondo trimestre del 2014 non solo non ci sarebbe stato tutto il clamore che questi dati hanno scatenato, ma non ci sarebbe stato neanche il peggioramento dello spread, e neanche altre simili reazioni negative in borsa”. Lo scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta. “Ricordiamo a noi stessi, all’opinione pubblica, e al nostro premier – aggiunge Brunetta – che le uscite dei dati dell’Istat sono regolate da un calendario rigido e prefissato che non può essere in alcun modo manipolato o adeguato agli interessi dei governanti di turno. Speriamo che il nostro presidente del Consiglio non abbia fatto questi pensieri, perchè altrimenti sarebbero gravi e sanzionabili in sede italiana ed europea”. “La statistica è cosa seria – aggiunge Brunetta – l’Istat è l’ente di ricerca pubblico incaricato della produzione di dati, censimenti e statistiche, e fa parte di un sistema europeo, l’Eurostat, che presiede alla qualità e alla credibilità dei dati statistici e dei conti pubblici. Sistema italiano ed europeo che non può e non deve, in alcun modo, accettare eventuali manipolazioni della politica, anche se finalizzate a salvaguardare gli interessi nazionali”. “Perché se facessero tutti come auspica l’apocrifo Renzi – conclude Brunetta – non ci sarebbe più certezza dei dati statistici in Europa e in giro per il mondo. Il nuovo presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, persona seria e competente, spieghi al giovane presidente del Consiglio le regole del gioco. Per parte nostra auguriamo a Matteo Renzi buon ferragosto”.

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