Roma, 22 apr. (LaPresse) – “Avevo 15 anni quando l’Ulivo mise, nelle sue tesi, l’idea di un Senato non elettivo, sul modello tedesco. Nessuno gridò allo scandalo. Da ministro delle Riforme, Chiti confessò in Parlamento di preferire l’ipotesi di un Senato eletto ma indicò come alternativa la soluzione tedesca. Non vedo come possa appellarsi a un caso di coscienza. Se non aveva dubbi allora, non può averli oggi”. Così la ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi, intervistata da Repubblica, in merito al disegno di legge presentato dal senatore del Pd, Vannino Chiti, che si discosta in parte da quello del governo Renzi, perché prevede – tra le altre cose – l’elezione diretta dei senatori da parte dei cittadini. Boschi ‘bacchetta’ quindi Chiti perché, dice, “ognuno è libero di avere le proprie idee, ma ci vuole anche rispetto per i cittadini che si sono espressi su questo a larga maggioranza per gli organismi del Pd che hanno fatto lo stesso”.

E poi conferma: la riforma va approvata “entro il 25 maggio”, in vista degli appuntamenti europei, dall’incontro di Renzi del 27 maggio con gli altri premier dell’Ue alla valutazione del lavoro fatto in Italia da parte della commissione europea. “Se ci presentiamo a questi appuntamenti avendo approvato la riforma del Senato e del Titolo V – afferma Boschi – avremo una maggiore credibilità. Le riforme istituzionali sono la base di tutte le altre riforme”

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