Milano, 9 nov. (LaPresse) – "A me è appena arrivato un altro proiettile, ma io non piango. In un Paese civile non dovremmo rischiare niente né io né la Segre". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Milano per l'Eicma, rispondendo a una domanda sulle minacce subite dalla senatrice Liliana Segre. "Oggi – ha detto Salvini – commemoriamo la caduta del Muro di Berlino e la fine del comunismo. Oggi è una giornata importante perché è la fine di ogni dittatura, fascista o comunista che sia. Chi parla di fascismo e comunismo nel 2019 è un nostalgico". Poi, parlando dello striscione di CasaPound contro Liliana Segre, ha sottolineato: "Io condanno ogni genere di violenza, rossa o nera che sia".

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