Roma, 11 set. (LaPresse) – Gli estremisti islamici espulsi dall’Italia nel corso del 2015 sono 45. Lo ha riferito il ministro dell’Interno Angelino Alfano, presentando il bilancio sull’attività antiterrorismo al Viminale in occasione dell’anniversario dell’11 settembre.

FOREIGN FIGHTERS. I foreign fighters ‘italiani’, cioé i combattenti arrivati in Siria, sono 81″ Il ministro ha specificato che non tutti sono vivi. Degli 81 combattenti ‘italiani’, per dieci di questi le origini sono direttamente ricondubili all’Italia: cinque hanno cittadinanza italiana e altri cinque hanno una doppia cittadinanza.

IMAM ESPULSI. “Dall’11 settembre 2001 a oggi sono stati espulsi dall’Italia 19 imam.” ha riferito Alfano. Il ministro ha spiegato che gli imam espulsi “hanno inneggiato all’odio e alla violenza e non rispettato le leggi del nostro Stato”. “Chi professa una religione in Italia lo deve fare all’interno delle regole”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che occorre “separare chi prega da chi spara”.

FUNERALI CASAMONICA. “E’ una questione che si é verificata a Roma e per la quale il prefetto Gabrielli ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza: mettendo insieme gli elementi che hanno prodotto la vicenda, credo che il Comitato di Roma abbia assunto tutte le decisioni necessarie per evitare che si ripeta”. Così il ministro dell’Interno risponde invece a chi gli chiede se si sente di rassicurare gli italiani sullo stato del coordinamento tra il dicastero dell’Interno e i servizi di intelligence, in vista di eventi come il Giubileo e alla luce delle defaillances sul fronte della sicurezza durante il funerale del capo-clan dei Casamonica a Roma.

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