Stasera alle 20.30 all'ordine del giorno dell'assemblea dei deputati il disegno di legge sulle adozioni
I deputati del Pd sono pronti a lanciare il guanto di sfida all'alleato Ncd: oggni alle 20.30 all'ordine del giorno in assemblea di gruppo il disegno di legge sulle adozioni. Alla vigilia dell'appuntamento dem alla Camera, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha posto l'aut aut: "Siamo al lavoro su un disegno di legge sull'utero in affitto come reato universale (punibile in Italia anche se commesso all'estero). Ribadiamo il nostro no a ogni forma di adozione da parte di coppie formate da persone dello stesso genere".
Ad Alfano ha risposto a stretto giro il ministro della Giustizia Andrea Orlando, a margine di un convegno alla Corte di Cassazione: "Non ripartiamo col piede sbagliato, ammainiamo gli stendardi". "Non incominciamo da contrapposizioni ideologiche", ha spiegato il guardasigilli. "Ho visto che Alfano chiede sanzioni per l'utero in affitto che mi sembrano ragionevoli, ma è difficile disciplinare una patologia senza rivedere l'intero sistema delle adozioni". Secondo Orlando "l'Italia ha bisogno di una nuova legge sulle adozioni che parta dal bambino. Purtroppo ci sono procedure così lunghe e farraginose che non consentono di dare accoglienza ai bambini".
Il disegno di legge sulle adozioni è stato annunciato dopo il primo 'sì' alle unioni civili in Senato dallo stesso capogruppo dei democratici Luigi Zanda e ribadito tanto dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi quanto dal vicesegretario del Pd Debora Serracchiani. Entrambe hanno sottolineato che la legge sarà "per tutti: gay, single ed eterosessuali", ma che partirà dal "soggetto più importante" vale a dire il bambino. Intanto la Commissione giustizia della Camera ha approvato un'indagine conoscitiva sulle adozioni – astenuto il M5S -.
A complicare un quadro già intricato torna al centro delle polemiche l'utero in affitto, dopo la notizia della nascita del figlio di Nichi Vendola e del compagno Ed Testa negli Stati Uniti, diffusa dai giornali e amplificata dai commenti sul web. Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, parla di "fenomeno low cost" e in una lettera al Corriere della Sera scrive: "C'è qualcosa del concetto di utero in affitto che mi spaventa. E non ha nulla a che fare con l'omosessualità oppure l'eterosessualità; mi spaventa la logica del 'lo facciamo perché è possibile': un po' com'è diventato facile attaccare tutto alla bolletta della luce".
Il confronto tra le forze politiche si preannuncia aspro, soprattutto per la maggioranza di governo su cui pende lo spettro agitato da Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, che ha minacciato conseguenze al momento del voto del referendum sulla riforma costituzionale. E sarà lì che si giocherà la sfida finale tra Pd e Ap. L'avvertimento dev'essere arrivato a destinazione, se ieri è stato lo stesso Matteo Renzi a rispondere al Family Day. "Che c'entra la difesa della famiglia con la riforma del Senato?", ha replicato nella sua eNews, "io con un sorriso accetto la sfida e se mi inviteranno andrò nelle parrocchie, come nelle realtà del volontariato, a dire il perché – a mio giudizio – è giusto che la riforma passi".
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