Intervista esclusiva della premier al settimanale Chi: "Italia più stabile, centrale e rispettata nel mondo. Opposizioni feroci"
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha rilasciato un’intervista esclusiva al settimanale ‘Chi’, in edicola da domani mercoledì 7 agosto. “Il mio bilancio personale è che non avrei potuto fare di più. Tanto che quest’anno penso di dovermi imporre qualche giorno di riposo, più del solito. Quello politico è che stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti” dice la premier. “Sono soddisfatta, per ora, dei risultati, e questo mi porta a voler andare avanti con ancora maggiore determinazione”, aggiunge.
“Avevo promesso che avrei lasciato l’Italia in condizioni migliori di come l’avevo trovata e questo obiettivo finora l’ho raggiunto. L’Italia oggi è più stabile, più centrale, più rispettata nel mondo. La sua crescita è superiore a quella degli altri principali Paesi europei, abbiamo raggiunto il massimo storico di occupazione e abbiamo l’inflazione più bassa tra i Paesi del G7″ le parole di Meloni.
“Abbiamo avviato riforme attese da decenni. Quella sul premierato, quella della giustizia, l’autonomia differenziata, la riforma del fisco che era attesa da cinquant’anni. Tutte riforme contro le quali le forze che vogliono conservare lo status quo, ovvero i loro privilegi, stanno mettendo in campo una opposizione feroce. Penso che gli italiani capiscano il perché” evidenzia la premier.
Meloni: “Mia figlia con me dimostra maternità no ostacolo a lavoro donne”
“Il fatto che io sia arrivata con Ginevra in Cina, scendendo mano nella mano dall’aereo, ha fatto molto discutere. Non ne capisco la ragione, francamente. Tra viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia. Io invece penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà. Ma c’è di più, è anche una sfida culturale che riguarda tutte le donne: penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro” sottolinea la presidente del Consiglio.
“Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società che spesso usa i figli per impedirti di raggiungere i tuoi traguardi probabilmente lo è… Per quello che riguarda la Cina, a Ginevra è piaciuta molto. Nella sua classe c’è una bambina cinese alla quale è molto legata, che era in Cina per le vacanze. Quindi era contentissima di vedere Chloe dall’altra parte del mondo”, conclude.
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