Il leghista è convinto che presto si troverà un accordo sul tema. Lunedì il vertice sulla Terra dei fuochi a Caserta

Arrivare a un accordo sulla questione dei rifiuti, per Salvini è possibile. "Nel contratto è vero che c'è il superamento dei termovalorizzatori, ma intanto siamo nel 2018 e sono sicuro che, come abbiamo fatto in questi mesi, con Di Maio troveremo un'intesa per il bene del Paese. Sono fiducioso e ottimista", dice il vicepremier e ministro dell'Interno alla vigilia del vertice in prefettura a Caserta con il premier Giuseppe Conte e il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio sulla Terra dei Fuochi. "L'obiettivo – ha aggiunto Salvini in visita a Vivite, festival del vino cooperativo, a Milano – è bruciare sempre meno e andare sempre meno in discarica e differenziare sempre di più, ma intanto siccome siamo al governo per risolvere i problemi e a Napoli e in Campania pagano la tassa rifiuti come in tutta Italia, è giusto dare a loro questa possibilità, che hanno tutte le altre regioni italiane".

Per Salvini "ormai c'è un sistema di termovalorizzatori sicuri", alcuni di questi "all'estero hanno piste da sci e musei". Il rischio ambientale, dunque, non è più elevato come in passato e "la morte e la malattia" dei cittadini "derivano da una mancata gestione e valorizzazione dei rifiuti".

Mette l'accento sulla tutela del territorio, invece, il premier Conte che in mattinata tramite social ha fatto sapere che intende porre un freno alle "terre dei fuochi" e ai "roghi" proprio grazie al "Piano d'azione per il contrasto dei roghi di rifiuti" che verrà sottoscritto lunedì. "Su impulso del nostro ministro all'Ambiente Sergio Costa e con la piena condivisione di tutti i ministri, presenteremo un programma concreto di interventi nella lotta a fenomeni come discariche abusive, interramento di rifiuti, roghi tossici e qualsiasi altra forma di violazione del territorio", ha aggiunto Conte.

Tra i punti chiave del piano, una sorta di cabina di regia istituita a Palazzo Chigi per coordinare gli interventi delle varie amministrazioni e verranno studiati appositi 'piani di controllo' del territorio che potranno essere attuati utilizzando delle task force composte da appartenenti alle forze di polizia, Esercito e polizia locale. "Noi vogliamo che la Campania sia il primo laboratorio di tutela ambientale del Paese. Sappiamo che il Paese ha un problema grosso, ma sappiamo che la Campania ha dato troppo in questi anni. E' qua che vogliamo andare a sperimentare in termini concreti", ha aggiunto il ministro dell'ambiente Costa.

Di Maio intanto da appuntamento ai sostenitori campani per lunedì pomeriggio alle 18.30 "a Caivano insieme ai colleghi ministri" del Movimento 5 Stelle, dopo la firma del protocollo. "Ci ritroveremo lì – scrive su Facebook – dopo aver firmato il protocollo con il quale il governo si impegna in prima persona per la Terra dei fuochi. Risposte certe, ma sia chiaro: abbiamo appena cominciato. C'e' ancora molto da fare. Voglio che la mia terra torni alla normalità, che i roghi si spengano per sempre. Domani sera deve essere un nuovo inizio e vi chiedo di farlo insieme, perché questa – conclude Di Maio – è la cosa più importante". L'intesa tra M5S e Lega, dunque, pare reggere anche a un difficile fine settimana appena trascorso. E il riavvicinamento tra Salvini e Berlusconi, che hanno preso un caffè insieme e fatto il punto sul centrodestra, non impensierisce più di tanto i pentastellati. Di Maio, intervistato dal Corriere, aveva detto chiaramente che "finché Salvini a me non chiede nulla per Berlusconi le cose andranno bene". E puntuale è arrivata la replica del leghista: "Non ho niente da chiedere per Berlusconi", ha assicurato il vicepremier e ministro dell'Interno.

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