Frattura nel Pd, 31 senatori contro il sistema proporzionale: "No a legge che ha come destino un governo Pd-FI"

Alfano attacca il Pd dopo lo strappo sulla legge elettorale. In un momento "così delicato" dove "non  si vota per la legge elettorale, ma si vota lo scioglimento delle Camere, io non capisco l'impazienza del Pd di portare l'Italia al voto tre o quattro mesi prima in piena legge di stabilità. Rivolgo un appello al Pd prima della loro Direzione: pensino all'Italia e al danno, questa impazienza di rientrare a Palazzo Chigi avrà un costo salatissimo", dice il ministro degli Affari Esteri e leader di Ap, parlando alla Farnesina. "Non abbiamo la questione della soglia, ma ne abbiamo una di principio", noi "ci uniremo ad altri e supereremo la soglia del 5%, se sarà questa", prosegue Alfano.

E già ieri dopo l'incontro con Renzi il ministro degli Esteri aveva detto che le posizioni reastano "molto distanti". "Spero che si possano avvicinare nei prossimi giorni, anche se penso che il tempo ormai si vada assottigliando", aveva aggiunto Alfano.

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Sembra invece reggere l'accordo dei dem con M5s e Fi sul sistema 'tedesco': c'è l'ok a un sistema proporzionale puro, quindi, 'corretto' in senso maggioritario da una soglia di sbarramento al 5%. Ed è proprio la soglia a non piacere ad Alfano.

PREMIER: GOVERNO IN PIENEZZA POTERI. "Io quando il governo si è presentato sei mesi fa alle Camere per chiedere la fiducia, ho detto due cose. La prima è che il Governo si augurava un'intesa sulla legge elettorale in Parlamento, ma non avrebbe svolto un ruolo da protagonista. La seconda è che il governo sarebbe stato nella pienezza dei suoi poteri fino a che avesse goduto della fiducia delle Camere. Due cose che mi sento di ribadire adesso. Guardo con attenzione e rispetto al dibattito sulla legge elettorale e confermo che il governo ha pienezza di poteri e ha impegni in corso in Parlamento, e non solo, che intende mantenere". Così sulla legge elettorale e il possibile voto anticipato il premier Paolo Gentiloni a Villa Madama dopo l'incontro con il primo ministro del Canada Justin Trudeau.
 

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