E sulla legge elettorale: "No a capolista bloccati nel proporzionale"
"Campo progressista è nato per rompere gli schemi, per riportare a sintesi qualcosa che oggi è frammentato. L'esigenza del mondo intero del centrosinistra è l'unità anche programmatica. E l'unità è la condizione necessaria per immaginare un futuro di questo nostro Paese". Così Giuliano Pisapia in un'intervista al Corriere della Sera. "Sto con milioni di persone che non capiscono come uno scontro all'interno della stessa famiglia possa distruggere una storia importante", aggiunge l'ex sindaco di Milano.
"Prodi ha detto che preferisce succhiare un osso che un bastone; diciamo che io preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno. La proposta del Pd mi sembra un passo avanti rispetto a una legge proporzionale", ha sottolineato Pisapia. "Almeno il 50 per cento dei candidati potranno essere persone che hanno la stima e la fiducia degli elettori e non sono stati scelti dalle segreterie dei partiti o in qualche villa ad Arcore o a Genova – ha continuato l'ex sindaco – È importante però che, nella parte proporzionale, non vi siano capolista bloccati anche per rafforzare il diritto dei cittadini di indicare, all'interno della lista, il candidato che preferiscono e che si torni alla soglia di sbarramento del 4 per cento come prevedeva il Mattarellum".
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