Le espulsioni preventive rappresentano "uno strumento di prevenzione preziosissimo"

Milano, 9 apr. (LaPresse) – Le espulsioni preventive per ragioni di sicurezza nazionale rappresentano "uno strumento di prevenzione preziosissimo, perché consentono di 'colpire' la radicalizzazione prima che possa trasformarsi in compiuta progettualità terroristica". Così il ministro dell'Interno, Marco Minniti, al Corriere della Sera in una intervista. "L'Italia – prosegue Minniti – ha un sistema di difesa di massimo livello, ma l'allerta è altissima e dunque dobbiamo intensificare le misure di protezione. Abbiamo bisogno di tenere insieme tre importanti attivita': intelligence, prevenzione e controllo del territorio".

Sui fatti  di Stoccolma, "se e' vero che si tratta di un cittadino uzbeko, da tempo residente nel Paese, si conferma quanto abbiamo rilevato dall'attacco di Charlie Hebdo in poi, cioe' che i terroristi sono persone che vivevano negli Stati dove hanno poi colpito. Si conferma che l'equazione terrorismo e immigrazione è sbagliata e invece è sempre piu' evidente il rapporto tra terrorismo e mancata integrazione. Proprio per questo è importante ribadire che l'accoglienza ha un limite nella capacità di integrazione", aggiunge il ministro. Per il ministro Minniti "l'integrazione tra pattuglie e difesa passiva è fondamentale, ma senza far venire meno per i cittadini la fruibilita' dei luoghi".
 

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