Renzi in Sardegna e in Puglia: Sud è prima sfida per nostro Paese

Renzi in Sardegna e in Puglia: Sud è prima sfida per nostro Paese

Nell’isola il premier assicura: Manteniamo impegno, interventi per 2,9 miliardi

Renzi tra Puglia e Sardegna per firmare nuovi patti per lo sviluppo.  "Con l'isola avevamo preso un impegno che oggi manteniamo: parliamo di interventi complessivi per 2,9 miliardi. Assi infrastrutturali come la rete ferroviaria e il completamento Sassari-Olbia, ma anche energia, rilancio industriale, turismo e cultura", afferma il premier in un'intervista all'Unione Sarda. "Non si tratta di generiche promesse", assicura il premier. "Sono impegni precisi e concreti da parte del Governo e della Regione, che si controllano a vicenda sotto gli occhi dei cittadini".

Al Quotidiano di Puglia Renzi parla invece del contratto di sviluppo con la città di Taranto, un patto che "vale 850 milioni di euro: impegni puntuali, verificabili, tracciabili, tempi certi, massima trasparenza". 

Il Sud, aggiunge, "è la prima sfida politica, sociale e culturale per il nostro Paese. È finita la stagione dei soldi a pioggia che non creano sviluppo: abbiamo accelerato sui Fondi europei e nel 2015 il Mezzogiorno, come ci dice lo Svimez, ha superato il Centronord nel Pil; ora andiamo avanti, al Mezzogiorno servono più investimenti e una politica che faccia bene il suo lavoro".

Oltre agli appuntamenti 'fisici', il premier si fa vedere anche su Facebook, dove sottolinea i risultati ottenuti ieri nel Consiglio dei ministri. "Nel Consiglio dei ministri di ieri abbiamo approvato alcuni decreti legislativi in attuazione della riforma Pa che mi sembrano molto interessanti. E che sono leggi, non annunci. Abbiamo ridotto e semplificato le autorità portuali: l'economia del mare è una ghiotta opportunità per l'Italia ma avevamo troppi progetti non coordinati, che avvantaggiavano i grandi porti europei. Sanità. Abbiamo cambiato le regole per diventare direttore generale. Due principi semplici, ma fondamentali: spazio al merito e trasparenza totale. Investimenti. Abbiamo stabilito, sul modello francese, che se un progetto ha ricadute importanti per la comunità e in posti di lavoro, si possano dimezzare i tempi della burocrazia.

Sul fronte forze di polizia "Per tutti cinque corpi di polizia erano troppi (e l'Italia era fino ad ieri l'unica nazione ad averne cinque!): però gli altri si sono limitati a dirlo, noi abbiamo cambiato. Le forze di polizia diventano quattro: la Forestale entra nei Carabinieri". 

© Riproduzione Riservata