Bologna, 8 ago. (LaPresse) – “La dolorosa notizia della morte di Renato Zangheri segna la scomparsa di una rara figura di intellettuale politico capace di coltivare con rigore la sua vocazione di studioso contribuendo in pari tempo a un più ampio impegno per lo sviluppo e il rinnovamento della vita culturale in Italia, e infine assumendo ruoli di primo piano nel confronto politico e nell’opera di rafforzamento delle istituzioni democratiche”. È quanto scrive l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai familiari di Zangheri, sindaco di Bologna dal 1970 al 1983, ed ex deputato del Pci. Il messaggio è stato letto da Sergio Zavoli al suo arrivo nel capoluogo.

“Egli – continua Napolitano – ha lasciato impronte profonde, anche per riconoscimento internazionale, nella storiografia moderna e contemporanea; ha legato il suo nome a una straordinaria esperienza di sindaco della città di Bologna affrontando con fermezza anche le drammatiche sfide della violenza politica e del terrorismo; e successivamente ha concluso il suo molteplice impegno dal banco di autorevole presidente del gruppo comunista alla Camera dei deputati”.

Renato Zangheri si è guadagnato un posto d’onore nella storia e nella cultura del movimento operaio e socialista italiano e nella evoluzione della vita pubblica nazionale. E resta per sempre nel ricordo affettuoso di quanti come me gli sono stati legati da una intensa amicizia personale e da una autentica comunanza ideale e morale”, conclude l’ex capo dello Stato.

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