Roma, 9 lug. (LaPresse) – L’attuale giunta guidata dal sindaco Ignazio Marino “ha posto in essere sforzi per marcare una discontinuità rispetto al passato, evidentemente percepito come connotato da pericolose anomalie e disfunzionalità. E questo in assenza di precisi segnali di allarme che sarebbero dovuti provenire da organi terzi e che avrebbero ben potuto indirizzare l’azione di ripristino della legalità verso percorsi più decisi“. E’ quanto si legge nella relazione del prefetto di Roma Gabrielli su Mafia Capitale, di cui sono stati pubblicati degli stralci sul ‘Corriere della Sera’. La relazione è stata consegnata al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e alla commissione Antimafia.

Proprio questa discontinuità, secondo il prefetto, permette di evitare lo scioglimento del Comune di Roma per infiltrazione mafiosa. “Da questo punto di vista va evidenziato come la Giunta Marino – prosegue la relazione – abbia dato alcuni precisi e non trascurabili segnali; seppure per dovere di obiettività va precisato che, almeno all’inizio della gestione, si tratta di scelte non dettate da una precisa e consapevole volontà di contrastare l’illegittimità e il malaffare, quanto piuttosto di comportamenti ispirati agli ordinari parametri di regolarità”.

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