Roma, 30 giu. (LaPresse) – In una fase dedisiva per il destino della Grecia e dell’eurozona, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, l’ex titolare di via Venti Settembre Fabrizio Saccomanni e altri due esperti di politica monetaria europea e internazionale, come Franco Bruni e Paolo Guerrieri, docenti delle università Bocconi e Sapienza, discutono il possibile impatto del ‘Grexit’ e e la governance che l’eurozona vorrà darsi in futuro.

L’incontro dibattito è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali, IAI, domani, mercoledì 1 luglio, dalle 11 alle 13, alla residenza di Ripetta, in via di Ripetta, 231, a Roma.

La crisi greca farà da sfondo, ma il discorso si allargherà dall’analisi di quanto sta avvenendo tra Atene e Bruxelles alla riforma della governance dell’eurozona, alla luce del rapporto presentato dai 5 presidenti delle istituzioni europee, fra cui l’italiano Mario Draghi.

Già oggi, l’ex ministro Saccomanni, in un articolo pubblicato dalla rivista dello IAI AffarInternazionali, ha criticato il documento dei presidenti, che “rappresenta un’occasione perduta. Si poteva dare un segnale più forte, considerando tempi meno lunghi per la riforma dell’Ue e compiendo passi significativi verso l’unione politica”.

Nel suo articolo, Saccomanni sostiene che “il rapporto è fuorviante perché continua a subordinare la dimensione comune e soprannazionale alle priorità e alle responsabilità degli stati nazionali”. L’ex ministro definisce il testo “irritante per chi ha vissuto la lunga vicenda dell’unificazione monetaria perché riporta il processo indietro nel tempo al 1989”.

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