Roma, 2 mag. (LaPresse) – Luigi Lusi, ex senatore della Margherita e tesoriere, è stato condannato a otto anni di carcere. Lo ha deciso il presidente Laura Di Girolamo della quarta sezione penale di Roma. Per Lusi il pm aveva sollecitato 7 anni e mezzo. I giudici hanno mantenuto inalterato il sequestro di somme e immobili, riconducibili a Lusi e attualmente sottoposti a vincolo, e hanno disposto la condanna dei quattro imputati al risarcimento in solido, da stabilire in sede civile, dei danni subiti dall’associazione ‘La Margherita’. In giudizio civile verranno stabiliti anche i danni provocati dalla calunnia ai danni di Rutelli il quale riceverà, intanto, dall’ex tesoriere un primo risarcimento pari a 5mila euro.

Per Luigi Lusi è caduto il reato di associazione a delinquere. Il tribunale di Roma ha condannato inoltre il commercialista Mario Montecchia a tre anni e 6 mesi, l’altro commercialista Giovanni Sebastio a 2 anni e 8 mesi. Anche per loro erano state sollecitate pene più alte.

L’ex senatore è accusato di aver intascato soldi pubblici a partire dal 2002, quando ricevette l’incarico di controllare le entrate e le uscite del partito cui erano destinati i finanziamenti. Nel 2012 la Banca d’Italia segnalò un’operazione sospetta sull’acquisto di un appartamento in via Monserrato, a Roma, vicino piazza Navona. Così gli inquirenti iniziarono a esaminare i conti della Margherita scoprendo che, ricorrendo anche a due società estere, la TTT srl e la Paradiso, Lusi era riuscito a dirottare in Canada 23 milioni di rimborsi elettorali e poi li aveva fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale. L’arresto scattò a giugno 2013, autorizzato dal Senato a scrutinio palese.

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