Carlo Tavares, chief ezecutive officer Stellantis: "Sostenibilità va garantita con miglioramento delle prestazioni"

Stellantis segna una nuova tappa verso la sostenibilità. E investe 100 milioni di sterline nell’impianto Vauxhall nel Regno Unito. Intanto per giovedì il gruppo dell’auto nato dalla fusione fra Fca e Psa ha in agenda un altro appuntamento sempre in tema: il ceo Carlos Tavares svelerà i piani sull’elettrico.

Entrando nel dettaglio dell’investimento, il colosso dell’auto investirà 100 milioni di sterline nell’impianto Vauxhall di Ellesmere Port, grazie al quale lo stabilimento entrerà in una nuova era della produzione di veicoli elettrici. Ellesmere Port sarà il primo stabilimento Stellantis in cui, entro la fine del prossimo anno, saranno prodotti veicoli commerciali e per il trasporto passeggeri totalmente elettrici a batteria dei marchi Vauxhall, Opel, Peugeot e Citroën, destinati tanto al mercato interno quanto all’esportazione. Il fatto di dedicarsi alla produzione di veicoli elettrici rappresenta un ulteriore passo per seguire la decisione del governo britannico di cessare la vendita di veicoli a benzina e diesel a partire dal 2030.

Carlos Tavares, chief executive officer di Stellantis esprime soddisfazione: “La sostenibilità va garantita attraverso il miglioramento delle prestazioni e questo investimento di 100 milioni di sterline dimostra il nostro impegno a favore della Gran Bretagna e di Ellesmere Port. Desidero ringraziare in particolare i nostri – 2 – dipendenti, competenti e motivati, per la loro pazienza e il loro impegno; non li abbiamo mai abbandonati. Allo stesso modo, desidero ringraziare i nostri partner del sindacato Unite the Union per l’apertura dimostrata nei nostri confronti e, naturalmente, il governo britannico per il continuo sostegno. Produrre veicoli elettrici a batteria qui offrirà una mobilità rispettosa dell’ambiente, sicura e conveniente per i cittadini. Dal 1903 Vauxhall produce veicoli in Gran Bretagna e continueremo a farlo”.

Per il Governo del Regno Unito, Kwasi Kwarteng, il segretario di Stato per le Imprese, l’Energia e la Strategia Industriale, sottolinea che “l’orgogliosa tradizione di Ellesmere Port nella produzione di automobili continuerà per molti anni a venire grazie agli investimenti di oggi”. Ed esprime plauso per la decisione di Stellantis “di raddoppiare il proprio impegno in questo sito è un chiaro voto di fiducia nel Regno Unito come uno dei migliori luoghi a livello globale per una produzione automobilistica competitiva e di alta qualità.La decisione non solo rafforzerà Ellesmere Port verso un futuro sostenibile, ma garantirà migliaia di posti di lavoro in tutta la regione nella catena di approvvigionamento”. Costruito nel 1962, il prossimo anno lo stabilimento di Ellesmere Port festeggerà il 60° anniversario. La Vauxhall Viva è stata la prima autovettura prodotta nello stabilimento, nel 1964. Da allora a Ellesmere Port sono state prodotte varie generazioni di Vauxhall Viva, la Vauxhall Chevette e quindi tutte le generazioni di Vauxhall e Opel Astra. In totale, a partire dal 1964, nello stabilimento sono stati prodotti 5,2 milioni di veicoli.

La nuova era della produzione vedrà una trasformazione di Ellesmere Port: con la realizzazione di una nuova carrozzeria, il potenziamento dell’intera linea di assemblaggio, una riduzione delle dimensioni dello stabilimento e la creazione di una linea di assemblaggio dei pacchi batteria. Inoltre sono previste ulteriori misure a favore di un percorso che garantisca la neutralità carbonica entro la metà di questo decennio. Lo stabilimento punta a diventare 100% autosufficiente in relazione al fabbisogno di elettricità, e presto inizieranno i lavori per la realizzazione di parchi dal potenziale eolico e solare. Stellantis ha anche annunciato l’intenzione di considerare un ulteriore investimento nello stabilimento con la creazione di un nuovo centro di distribuzione ricambi per il Regno Unito. I veicoli commerciali leggeri e le loro varianti per il trasporto passeggeri sono tutti alimentati da un motore da 100 kW (136 CV), abbinato a una batteria agli ioni di litio da 50 kWh. Possono essere ricaricati fino a 100 kW con un tempo di ricarica dallo 0 all’80% di soli 30 minuti. Nel ciclo WLTP, hanno un’autonomia di circa 280 chilometri.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata