Le due vetture debuttano in una serie speciale unica. Napolitano: "Entriamo su mercato maturo da conquistare arrivando alla leadership"

Tecnologia ibrida e attitudine green. Fiat inizia il 2020 con le idee chiare presentando 500 e Panda Hybrid e puntando il tutto per tutto sull’ibrido: “Entriamo su mercato maturo da conquistare arrivando alla leadership – esordisce Luca Napolitano, responsabile Fiat per la Regione Emea –. Ci inseriamo nel segmento delle piccole cittadine che è quello che dominiamo sia in Italia che all’estero”. L’obiettivo è delineato e la strategia anche: “Vogliamo fornire un’offerta completa ai nostri clienti che potranno acquistare a seconda del loro stile di vita urbano: 500 viene scelta per stile ed eleganza, Panda per spazio e versatilità”.  Non a caso, per Santo Ficili, responsabile del mercato Italia, si tratta del “prodotto giusto al momento giusto”. Il percorso di elettrificazione del brand continuerà con la 500 100% electric che sarà presentata al Salone dell’auto di Ginevra a marzo e poi lanciata a luglio. “La temperatura sale in casa Fiat”,  dice Napolitano anticipando anche un’altra sorpresa per “dopo l’estate”.

Le due vetture debuttano in una serie speciale unica: la ‘Launch Edition’, in livrea ‘verde Rugiada’, che tiene a battesimo la nuova motorizzazione Mild Hybrid a benzina che abbina il propulsore da 1 litro a 3 cilindri della famiglia Firefly per 70 cv, a un motore elettrico Bsg (Belt integrated starter generator) da 12 volt e una batteria al litio. “Questo sistema consente a ogni frenata di recuperare l’energia, che altrimenti andrebbe persa, e restituirla poi in fase di accelerazione. Permette un ottimo comfort di guida e un risparmio di consumi ed emissioni fino a un 30% in meno”, precisa Maria Grazia Lisbona, responsabile powertrain engineering Fca Emea. Una soluzione “accessibile in puro stile Fiat”, sottolinea Napolitano specificando che “con un delta prezzo di 500 euro, e quindi a partire da 10.900 euro, è possibile comprare un’auto con omologazione ibrida tenendo conto, tra l’altro, dell’accesso agevolato nei centri abitati, della riduzione del bollo e in molti casi dell’annullamento”.

Green fuori e dentro: i sedili di 500 e Panda, infatti, sono realizzati insieme alla spagnola Seaqual, piattaforma di collaborazione impegnata a coinvolgere il settore privato nella lotta contro l’inquinamento marino. “I tessuti provengono da plastica riciclata, almeno al 10% di origine marina – evidenzia Napolitano -. Ad esempio per costruire 100mila 500 e Panda sono necessari 18mila km quadrati di plastica, abbastanza per ripulire il mar Ligure, la Versilia e fino all’Isola d’Elba”. Nella fase di tessitura, il poliestere di origine marina viene mescolato con altre fibre ecologiche, naturali, riciclate o recuperate ma, come spiega Michel Chtepa, managing director di Seaqual, non finisce qui: “Siamo partiti dalla Spagna ma l’obiettivo è creare un modello economico, essere trasversali sia a livello globale che in termini di rifiuti riciclati, non solo la plastica. Puntiamo alla blue economy”.
 

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