La cuoca stellata: "Non ci sono studi abbastanza lunghi per vedere quali sono gli effetti sul nostro corpo, ma bisogna continuare la ricerca"
Cristina Bowerman, chef italiana 1 stella Michelin al Glass Hostaria di Roma, sulla carne sintetica non ha dubbi, non la introdurrebbe nel menù ma ammette: “mi piacerebbe assaggiarla“. La carne prodotta in laboratorio è uno dei temi più discussi al giorno d’oggi con il governo Meloni che ieri ha deciso di vietarla. “Bisogna fare una distinzione tra ciò che deve essere sperimentato e ciò che deve essere utilizzato. Non ci sono studi abbastanza lunghi per vedere quali sono gli effetti sul nostro corpo“, ha spiegato Bowerman a LaPresse a margine della Superyacht Chef Competition allo Yacht Club de Monaco. “Per noi è difficile porci davanti a questo nuovo ingrediente. Sprererei in un approfondimento culturale. C’è bisogno di rieducare il cittadino o il consumatore a quello che è veramente necessario. Una cosa è mangiarlo una volta, un’altra cosa è introdurlo nel mercato che non ha bisogno di altro cibo, anzi dovrebbe rieducarsi a mangiare meno”, ha aggiunto la chef stellata. “Ci sono anche chef di altissimo livello che stimolano l’aspetto culturale, come Dominique Crenn, che ha introdotto il pollo sintetico nel proprio menù. Però sono stimoli culturali. Continuiamo la ricerca perché magari può salvare una grandissima parte della popolazione del mondo che in questo momento sta morendo di fame”, ha concluso.
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