Yemen (Sanaa), 18 ott. (LaPresse/AP) – Almeno 12 persone sono morte oggi dopo che le forze di sicurezza yemenite hanno aperto il fuoco durante una manifestazione antigovernativa nella capitale Sanaa. Lo riferisce il direttore di un ospedale da campo di piazza del Cambiamento, Mohammed al-Qubati, aggiungendo che oltre 70 persone sono rimaste ferite. Decine di migliaia di persone hanno marciato attraverso Sanaa guidate da giovani a petto nudo su cui si leggeva la scritta “Vattene, macellaio”, indirizzata al presidente Ali Abdullah Saleh. Abdel-Rahman Berman dell’Organizzazione nazionale yemenita per la difesa dei diritti e delle libertà (Hood) ha detto che le forze di Saleh hanno usato pallottole vere e potenti gas lacrimogeni. I collaboratori dell’Hood, ha aggiunto Berman, hanno visto membri delle forze governative rapire manifestanti donne e alcuni dimostranti feriti “in maniera vergognosa e criminale”.

Simili manifestazioni si sono svolte anche in altre parti dello Yemen, tra cui le città meridionali di Aden e Taiz. I dimostranti chiedono che Saleh sia processato per le uccisioni di manifestanti e hanno fatto appello alla comunità internazionale affinché spinga per la sua destituzione. Intanto i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite hanno iniziato a valutare una risoluzione abbozzata dal Regno Unito in cui si chiede un immediato cessate il fuoco in Yemen e il trasferimento del potere, nonché azioni immediate da parte del governo di Sanaa per porre fine alle violenze contro civili. Le consultazioni sono ancora in corso.

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