Washington (Usa), 22 set. (LaPresse/AP) – Più di 800 munizioni, un machete e due asce sono state trovate da investigatori nell’auto dell’intruso entrato venerdì nella Casa Bianca. Lo ha fatto sapere il procuratore federale David Mudd, aggiungendo che l’uomo, Omar J. Gonzalez, era un pericolo per il presidente. Gonzalez, ha riferito Mudd, era già stato incriminato in Virginia per il possesso di un fucile a canne lisce, illegale negli Usa, e per aver cercato di fuggire alla polizia l’estate scorsa. Secondo il procuratore della contea di Wythe, David Saliba, l’ex soldato aveva nella macchina una cartina di Washington e Mudd ha confermato che la Casa Bianca era contrassegnata sulla mappa. Saliba ha riferito che agenti avevano fermato l’auto di Gonzalez il 19 luglio scorso in Virginia; nel veicolo erano stati trovati due fucili, un fucile a canne lisce e altre armi e munizioni. L’uomo aveva cercato inizialmente di fuggire, spostandosi nella corsia centrale, ma poi era stato fermato e arrestato dopo il ritrovamento dell’arma illegale.

Il 42enne Gonzalez, munito di un piccolo coltello, era riuscito venerdì a scavalcare la recinzione, attraversare il giardino e entrare dentro la Casa Bianca. Il portavoce dell’amministrazione Usa, Josh Earnest, ha affermato oggi che il presidente Barack Obama è “ovviamente preoccupato” dal fatto che un intruso sia riuscito a entrare nella Casa Bianca. Oggi il Secret Service ha aumentato le misure di sicurezza intorno alla Casa Bianca, mentre Gonzalez, che rischia l’incriminazione per l’ingresso in un edificio riservato con un’arma pericolosa, dovrebbe comparire oggi in un tribunale federale. Dal canto suo Obama ha sottolineato oggi che il Secret Service sta facendo “un ottimo lavoro” e ha detto di essere grato dei “sacrifici” che gli agenti fanno per lui e per la sua famiglia.

L’uomo servì nell’esercito tra il 1997 e il 2003, e poi nuovamente tra il 2005 fino al dicembre del 2012, quando fu congedato a causa di una disabilità. Il segretario Usa alla Sicurezza interna, Jeh Johnson, ha fatto sapere che valuterà personalmente i risultati dell’indagine del Secret Service. Gli agenti, che secondo Johnson avevano “pochi secondi per agire”, non avevano aperto il fuoco contro Gonzalez né mandato dietro di lui cani da guardia. Gli addetti alla sicurezza che avevano visto l’uomo scalare la recinzione avevano valutato rapidamente che l’uomo non portava in mano nessuna arma e non aveva vestiti abbastanza larghi per poter nascondere grandi quantità di materiali esplosivi. A meno di 24 ore dall’arresto di Gonzalez, un altro uomo, il 19enne Kevin Carr, è stato preso in custodia dopo che si era fermato con la sua auto davanti a un cancello della Casa Bianca e si era rifiutato di andare via.

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