Washington (Usa), 20 nov. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncerà alle 20 ora locale (le 2 di venerdì notte in Italia) la sua azione esecutiva sul sistema dell’immigrazione. Il decreto che sarà firmato da Obama, aggirando il Congresso dove la misura sul tema è bloccata, farà si che circa 5 milioni di migranti che ora vivono illegalmente negli Usa ricevano un permesso di lavoro e non siano rimpatriati. Non riceveranno però sussidi federali, come già accadde a quelli che evitarono il rimpatrio grazie a una direttiva di Obama nel 2012, che riguardò le persone arrivate illegalmente negli Usa quando erano bambini.

Dopo l’annuncio, il presidente parlerà alla scuola superiore Del Sol di Las Vegas, frequentata da molti studenti di origine straniera. Fu proprio in quell’istituto che Obama annunciò nel 2013 la bozza della sua riforma dell’immigrazione. I repubblicani si sono opposti con forza alle possibili azioni unilaterali del presidente e alcuni esponenti del Gop hanno minacciato di provocare lo shutdown del governo, se Obama andrà avanti con azioni esecutive prima della fine dell’anno.

Negli Stati Uniti i migranti illegali sono 11 milioni, quindi la riforma di Obama lascerà comunque senza protezione 6 milioni di persone. L’anno scorso il Senato americano aveva approvato una legge sull’immigrazione, ma la bozza è rimasta blocca alla Camera. Quest’estate Obama aveva quindi annunciato che avrebbe introdotto modifiche al sistema dell’immigrazione sfruttando i propri poteri esecutivi, ma aveva rinviato le azioni a dopo le elezioni di metà mandato. A seguito del voto, i democratici hanno perso il controllo del Senato, ma il presidente ha annunciato che adotterà azioni esecutive sull’immigrazione prima della fine dell’anno.

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