Portsmouth (Ohio, Usa), 13 ott. (LaPresse/AP) – Barack Obama è in ritardo nel decidere se la Cina stia o non stia manipolando il valore della sua moneta. Ad attaccare l’attuale presidente degli Stati Uniti è stato lo sfidante repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, che ha detto nel corso di un comizio a Portsmouth, nello stato chiave dell’Ohio, che nel suo primo giorno di in carica sarà lui stesso ad affibbiare alla Cina il marchio di Stato “manipolatore di valuta”, lavorando da subito per far terminare quello che lui definisce l’approccio truffaldino del colosso asiatico al commercio. “E’ ora di finirla”, ha aggiunto Romney. Il pronunciamento dell’amministrazione degli Stati Uniti sul comportamento della Cina con la sua moneta sarebbe dovuto arrivare lunedì, ma il dipartimento del Tesoro ha spiegato che il parere non sarà espresso prima che i funzionari della finanza globale non si incontreranno quasi a novembre. In pratica la decisione rischia di slittare oltre il 6 novembre. Il candidato repubblicano ha detto ancora che Obama non è riuscito a rendere la Cina responsabile e, di conseguenza, il comportamento di Pechino ha fatto perdere posti di lavoro negli Stati Uniti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: , , ,