Scontro sempre più aspro tra i candidati alle presidenziali

Mancano poco più di due settimane dall'Election Day negli Stati Uniti e lo scontro tra i candidati alla presidenza Usa si fa sempre più aspro. Il repubblicano Donald Trump nel corso dei comizi tenuti prima in Florida e poi in Georgia ha accusato il rivale e la sua famiglia di corruzione. "I Biden sono un'impresa criminale", ha tuonato Trump mentre i suoi sostenitori lo incitavano al grido di 'Lock him up', arrestatelo. Un'accusa quella rivolta al dem già usata nelle scorse elezioni, del 2016, contro Hillary Clinton, definita continuamente 'crooked', corrotta.

"Immaginate cosa sarebbe successo se mio figlio avesse fatto quello che ha fatto Hunter?", ha aggiunto il presidente, riferendosi allo scoop riportato dal New York Post secondo cui Hunter Biden, figlio del candidato dem, avrebbe presentato suo padre, ai tempi della vicepresidenza Obama, quindi in pieno conflitto di interessi, a un alto dirigente della società energetica ucraina Burisma, dove lavorava. "La famiglia Biden è corrotta. Arrestate i Biden, arrestate Hillary", ha insistito Trump dal palco.

Da parte sua il candidato democratico ha respinto ogni accusa. La notizia sarebbe stata fatta arrivare nella redazione del tabloid dall'avvocato di Trump, Rudy Giuliani, e non è stata confermata da altri media. Lo stesso tycoon finì al centro delle polemiche per la presunta richiesta rivolta al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky di indagare a fondo sulla famiglia Biden in cambio di aiuti al Paese, precedentemente congelati. L'ex vice di Obama è poi passato all'attacco, accusando Trump di essere divisivo e di soffiare sul fuoco della transfobia, e, in un comizio in Michigan, di aver mentito agli statunitensi sulla pandemia di Covid-19 che "è tutt'altro che scomparsa". Non solo, Biden ha condannato la scelta del tycoon di recarsi sabato in Wisconsin per un comizio, essendo lo Stato nel pieno di un nuovo picco di infezioni.

Intanto nei sondaggi Biden viene dato complessivamente in testa. Secondo l'ultima rilevazione effettuata da TheHill/Harris il democratico sarebbe in vantaggio in due stati chiave: il Michigan, strappato ai dem dal tycoon nelle scorse elezioni, e la Pennsylvania. Mentre è testa a testa in Florida. Nello Stato del Sole sia il Gop che il Dem sono fermi al 48% dei consensi, mentre il 4% degli elettori si dichiara indeciso. Trump risulta avanti di 5 punti tra gli elettori over 65, mentre Biden è in testa tra gli ispanici. La campagna del dem ha invitato i sostenitori a non mollare la presa perché i risultati non sono scontati. Mentre il tycoon ha predetto una "grande onda rossa" che travolgerà gli Usa. Secondo il conteggio effettuato dallo United States Elections Project, 25 milioni di statunitensi hanno già votato. Una cifra record, pari al 18,6% dei voti espressi nelle scorse elezioni. Sullo sfondo della corsa alla Casa Bianca resta la scelta del nuovo giudice della Corte Suprema. A Washington è stata organizzata una nuova Women's march per protestare contro la nomina di Amy Coney Barrett, voluta da Trump per succedere a Ruth Bader Ginsburg. Una scelta che, secondo le manifestanti, porterà a una riduzione dei diritti delle donne.

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