Mariupol (Ucraina), 8 set. (LaPresse/AP) – Nell’est dell’Ucraina “la nostra risorsa più importante è la gente”. Lo ha detto il presidente ucraino Petro Poroshenko in un intervento ai lavoratori di un impianto siderurgico nella città costiera di Mariupol, nel sudest del Paese, nei giorni scorsi al centro dei combattimenti fra l’esercito e i ribelli filorussi. “Questa città è stata, è e resterà ucraina”, ha ribadito Poroshenko, parlando su un palcoscenico decorato con i colori della bandiera dell’Ucraina, il blu e il giallo. “Mariupol – ha affermato – ha dimostrato che non permetteremo a nessuno di bruciare la nostra città al suolo. La Mariupol operaia ha protetto la pace e la calma nella città”. La visita di Poroshenko è considerata una dimostrazione di forza in una zona strategica controllata dal governo e presa di mira dai separatisti negli ultimi giorni. L’arrivo a sorpresa del presidente conferma che Kiev non è disposta a rinunciare alla zona orientale del Paese. Intanto sembra reggere la tregua raggiunta la settimana scorsa tra i filorussi e l’esercito. Il consiglio comunale di Luhansk ha fatto sapere che nella città non ci sono stati scontri per la terza notte consecutiva, mentre a Donetsk residenti hanno riferito di aver avvertito oggi un’esplosione.

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