Ankara (Turchia), 6 lug. (LaPresse/AP) – Nuovi scontri a piazza Taksim a Istanbul. A un giorno dalla riapertura di Gezi Park, annunciata per domani dal governatore di Istanbul Huseyin Avni Mutlu, migliaia di manifestanti hanno provato a entrare nel parco e la polizia è intervenuta usando lacrimogeni e cannoni ad acqua. I cittadini sono giunti a migliaia nonostante l’avvertimento del governatore, che aveva definito la protesta illegale avvisando che la polizia sarebbe intervenuta. Il bilancio è di almeno un ferito e 12 arresti, mentre in serata è giunta la notizia che sono stati fermati due uomini, si ritiene sostenitori del governo, che brandivano armi simili a machete.

POLIZIA DISPERDE DIMOSTRANTI A TAKSIM. La dinamica degli scontri sembra essere la seguente. I manifestanti riunitisi a piazza Taksim hanno provato a entrare a Gezi Park, che dallo scorso 15 giugno è circondata dalla polizia. Alcuni dei dimostranti hanno avuto diverbi con gli agenti che stavano di guardia all’ingresso e le forze dell’ordine sono intervenute, allontanando il gruppo lontano dalla piazza con idranti e lacrimogeni e usando scudi. Gli agenti hanno inoltre inseguito i manifestanti lungo le due strade principali di Taksim, continuando a lanciare gas lacrimogeni. Successivamente gli agenti hanno barricato uno degli accessi a piazza Taksim. Prima di questi scontri la polizia aveva disperso un piccolo gruppo di manifestanti su piazza Taksim, che si spruzzavano acqua a vicenda per deridere l’uso massiccio di cannoni ad acqua da parte delle forze dell’ordine nelle proteste antigovernative.

UN FERITO, ALMENO 12 ARRESTI. Il bilancio sarebbe di almeno un ferito e 12 arresti. L’agenzia di stampa turca Dogan ha diffuso infatti le immagini di un uomo con il viso insanguinato mentre veniva soccorso all’interno di un’ambulanza. Un giornalista di Associated Press, inoltre, ha visto una dozzina di manifestanti che venivano arrestati.

CORTEO PER FAR APPLICARE DECISIONE TRIBUNALE. Nella manifestazione di oggi, i dimostranti intendevano fare applicare quanto stabilito a giugno da un tribunale di Istanbul, che si è pronunciato contro il piano di ammodernamento di piazza Taksim, opponendosi anche alla parte del progetto che prevede la costruzione a Gezi Park di una replica di una caserma di epoca ottomana. La decisione della Corte non è tuttavia definitiva ed è appellabile presso un tribunale amministrativo di grado superiore.

ARRESTATI 2 UOMINI CON MACHETE. Intanto in serata due uomini sono stati arrestati nei pressi di piazza Taksim durante le proteste perché brandivano armi da taglio di grandi dimensioni simili a machete. L’agenzia di stampa turca Dogan ha mostrato le immagini dei due, che si pensa siano sostenitori del governo, mentre a dare la notizia dell’arresto è stato successivamente su Twitter il governatore di Istanbul, aggiungendo che un poliziotto è rimasto ferito mentre provava a catturare i due.

GEZI PARK E LE PROTESTE CONTRO ERDOGAN. Gezi Park è stato al centro delle proteste contro il governo del premier turco Recep Tayyip Erdogan, cominciate a maggio scorso e proseguite per diverse settimane. I dimostranti si opponevano a un progetto di riammodernamento di piazza Taksim che prevede l’abbattimento di circa 600 alberi del parco e le manifestazioni, iniziate a Istanbul il 27 maggio, dopo un violento intervento della polizia per disperdere il sit-in si sono trasformate in cortei contro il governo e si sono estese a diverse città del Paese, tra cui Ankara e Smirne. Quelle proteste subirono una violenta repressione da parte del governo, e il bilancio fu di almeno quattro vittime, di cui tre manifestanti e un poliziotto. Successivamente le proteste si sono affievolite, ma nelle ultime tre settimane ogni sabato alcune migliaia di dimostranti si sono raundate a Taksim chiedendo giustizia per uno dei manifestanti uccisi dal fuoco della polizia.

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