Tunisi (Tunisia), 6 feb. (LaPresse/AP) – Il primo ministro tunisino, Hamadi Jebali, ha annunciato la formazione di un nuovo governo di tecnici, spiegando che il suo unico scopo sarà di organizzare nuove elezioni da tenersi “il più presto possibile” quest’anno. La decisione arriva a seguito dell’assassinio del leader d’opposizione Chokri Belaid, a capo del Fronte popolare. Ennadha, il partito islamico moderato al governo, era impegnato da settimane in negoziati per valutare l’estensione della coalizione di governo a membri dell’opposizione. Le elezioni erano attese per l’estate, ma la data esatta dipendeva da quando l’assemblea avrebbe approvato la nuova Costituzione. Molti dei manifestanti scesi in piazza oggi in diverse città della Tunisia, accusano Ennadha di avere permesso che l’omicidio di Belaid avvenisse, accuse che il partito respinge.

“Questo è un giorno triste che ha scosso il Paese indipendentemente dalle differenze”, ha detto il premier in un discorso alla nazione. “Siamo a un bivio e impareremo come rendere la Tunisia pacifica, sicura e pluralista, un posto dove possono esserci differenze, ma non ci si può uccidere”, ha aggiunto. Poi riferendosi ai nuovi ministri del governo tecnico ha detto che “non apparterranno a nessun partito e il loro scopo sarà limitato a organizzare le elezioni al più presto con una amministrazione neutrale”. Non è chiaro se a guidare il nuovo governo sarà lo stesso Jebali, ma dal suo discorso non è emerso alcun elemento che faccia pensare diversamente.

Dopo l’omicidio di stamattina, molti partiti dell’opposizione hanno sospeso la loro partecipazione all’Assemblea e hanno indetto uno sciopero generale che potrebbe nuovamente infiammare il Paese. Nejib Chebbi, del partito centrista Jomhouri, aveva chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno, membro di Ennadha, affermando che ci sono altri politici potenziali obiettivi degli aggressori. “Chokri Belaid è la prima vittima di una lista di personaggi politici presi di mira dagli assassini”, ha detto. “Le autorità lo sapevano e mi hanno detto che anch’io sono sulla lista”, ha denunciato Chebbi.

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