Secondo il ministero della Difesa afghano, nessun civile è rimasto coinvolto nell'esplosione

Sono 36 i sospetti militanti dell'Isis uccisi ieri in Afghanistan dopo che gli Stati Uniti hanno sganciato quella che ormai viene definita 'la madre di tutte le bombe', l'ordigno non nucleare più potente mai usato. Lo riferisce il ministero afghano della Difesa. Un portavoce ha riferito che nessun civile è rimasto coinvolto nell'esplosione avvenuta nella provincia di Nangarhar. La bomba è stata lanciata in una rete di tunnel nel distretto di Achin, distruggendo completamente l'obiettivo.

La bomba, il cui vero nome è Massive Ordnance Air Blast (da cui l'acronimo MOAB) è un gigantesco proiettile che pesa circa 10 tonnelate ed è progettato per distruggere cunicoli e tunnel sotterranei. Prima d'ora era stata impiegata soltanto in esplosioni controllate. È stata sganciata da un MC-130, tra i pochi jet in grado di lanciarla. Il raggio interessato dalla sua esplosione è di oltre cento metri.

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