Newport (Regno Unito), 4 set. (LaPresse/AP) – Si è aperto oggi in Galles, a Newport, il cruciale vertice Nato che si occuperà principalmente della questione Ucraina, della minaccia rappresentata dallo Stato islamico in Iraq e Siria e dal ritiro della missione di combattimento dell’Alleanza in Afghanistan. Il presidente statunitense Barack Obama e il premier britannico David Cameron in mattinata hanno visitato una scuola locale e poi si uniranno ai leader di Francia, Germania e Italia per discutere della crisi Ucraina. Al confronto si unirà anche il nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko, segnale della solidarietà dei Paesi occidentali a Kiev. In settimana i leader della Nato dovrebbero trovare un accordo sulla creazione di una forza di risposta rapida da istituire nelle nazioni dell’Europa orientale, principalmente i Paesi baltici, come deterrente per la Russia.

È cominciato attorno alle 13,30 a Newport,, un prevertice del summit Nato. Partecipano il presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il premier italiano Matteo Renzi, il premier britannico David Cameron, il presidente francese François Hollande, la cancelliera Angela Merkel.Più tardi Poroshenko incontrerà i capi di Stato e di governo di tutti e 28 i Paesi membri della Nato. L’Alleanza ha chiarito che l’ipotesi di un’adesione di Kiev alla Nato non è fra le possibilità a breve termine, ma ci si attende che la Nato esprima un solido sostegno al governo di Poroshenko e annunci un aumento di aiuti non letali all’esercito ucraino.

POROSHENKO: SPERO IN APPLICAZIONE PIANO PACE DOMANI- “Domani è in programma la firma di un documento che fisserà le fasi di applicazione del piano di pace per l’Ucraina” nella riunione del Gruppo di contatto a Minsk e “se l’incontro ci sarà e la firma del piano sarà confermata, spero che l’applicazione del piano di pace comincerà domani”. Lo ha detto il presidente ucraino, Petro Poroshenko, al termine dell’incontro con i leader del G5 a margine del summit Nato a Newport, in Galles, e lo riferisce la presidenza ucraina. “È di cruciale importanza che l’elemento chiave del piano sia il cessate il fuoco”, ha aggiunto Poroshenko.

RENZI: INCORAGGIO SFORZI POROSHENKO PER RICONCILIAZIONE – “Ho incoraggiato gli sforzi del presidente Poroshenko per rilanciare un processo di riconciliazione nazionale”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, secondo quanto si apprende da fonti della delegazione italiana, nel corso del prevertice in corso in Galles a margine del summit Nato. Al prevertice partecipano i leader del G5 e il presidente ucraino Petro Poroshenko. Il premier italiano ha giudicato “importanti” le “riforme inclusive, così come quelle costituzionali e di protezione del minoranza”, e una “soluzione di lungo termine con le autorità regionali nella parte orientale del Paese”.

RENZI IN GALLES: PUTIN SI IMPEGNI PER PACE NON SOLO A PAROLE- Intanto presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Newport, in Galles, per il vertice Nato. Con lui le ministre di Esteri e Difesa Federica Mogherini e Roberta Pinotti. Sul tavolo di Barack Obama e dei leader europei la difficile situazione in Ucraina e l’avanzata delle truppe islamiste in Iraq e Siria. In Ucraina “c’è un’emergenza umanitaria. Spero che un effettivo e duraturo cessate il fuoco possa essere raggiunto presto, sulle basi dei colloqui tra il presidente Poroshenko e il presidente Putin” e “Putin deve portare fatti, non parole”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, secondo quanto si apprende da fonti della delegazione italiana, nel corso del prevertice in corso in Galles a margine del summit Nato. Al prevertice partecipano i leader del G5 e il presidente ucraino Petro Poroshenko.

AL SUMMIT NATO FOCUS SU UCRAINA E MINACCIA TERRORISMO ISLAMICO -E proprio su Ucraina e minaccia terroristica che si concentra l’editoriale pubblicato questa mattina dal Times a doppia firma Obama-Cameron. “Dobbiamo utilizzare le nostre forze armate – scrivono – per garantire una presenza persistente nell’Est Europa e rendere chiaro alla Russia che sosterremo sempre il nostro impegno dell’Articolo 5 sull’autodifesa collettiva”. Secondo l’Articolo 5 della Carta della Nato, un attacco contro uno degli Stati membri è concepito come un attacco all’intera Alleanza. Un principio già ribadito da Obama ieri, nel corso della sua visita in Estonia.

UCRAINA, RASMUSSEN: RUSSIA CONTINUA A DESTABILIZZARE SITUAZIONE- “Ciò che conta è quanto sta effettivamente avvenendo sul terreno. E, sfortunatamente, siamo ancora testimoni del coinvolgimento russo nel destabilizzare la situazione nell’est dell’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, arrivando al summit dell’Alleanza che si apre oggi in Galles. “Per questo – ha aggiunto – continuiamo a chiedere alla Russia di ritirare le sue truppe dai confini ucraini, di smetterla di far entrare armi e combattenti in Ucraina e di impegnarsi in un processo politico costruttivo. Questo sarebbe uno sforzo sincero per facilitare una soluzione pacifica alla crisi ucraina”.

UCRAINA, RUSSIA: TENTATIVO DI KIEV DI ADERIRE A NATO MINA SFORZI DI PACE- Le dichiarazioni degli ufficiali ucraini secondo cui Kiev cercherà di entrare nella Nato sono un “palese tentativo di far deragliare tutti gli sforzi” di trovare una soluzione pacifica della crisi. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una dichiarazione televisiva. Russia e Ucraina hanno fatto sapere ieri di essere al lavoro su un accordo di cessate il fuoco. Il presidente russo Vladimir Putin ha stilato un piano in sette punti per la fine delle ostilità e spera in un’approvazione nel corso dei colloqui che riprenderanno domani a Minsk, in Bielorussia.


UCRAINA, VEICOLI IN FIAMME A BEREZOVE: RIBELLI VERSO MARIUPOL – Tre veicoli militari sono stati visti in fiamme a Berezove, villaggio ucraino lungo la principale strada che connette Mariupol e Donetsk, la principale città sotto controllo dei ribelli. A darne notizia un giornalista di Associated Press presente sul posto. Nel contempo, un gruppo di combattenti ribelli sono stati visti muoversi nelle vicinanze, il che potrebbe indicare che stanno cercando di prendere il controllo dell’importante via di traffico. Nelle ultime due settimane, i ribelli filo russi hanno compiuto notevoli passi avanti contro le forze armate ucraine, aprendo anche un fronte lungo la costa del mare di Azov. E si pensa che i combattenti stiano tentando di prendere il controllo di Mariupol, importante città portuale dove vive mezzo milione di persone, e garantirsi così un corridoio di terra tra la Russia e la Crimea.

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