Ercis (Turchia), 27 ott. (LaPresse/AP) – A quattro giorni dal sisma che ha devastato l’est della Turchia continua da aggravarsi il bilancio delle vittime, salite ormai a 534. I feriti sono 2.300 e le persone estratte vive dalle macerie 185. Non si fermano però le ricerche, e nemmeno i terremoti. Questa mattina, infatti, una scossa di assestamento di magnitudo 5,4 ha colpito la provincia di Hakkari, nel sudest del Paese. Le persone si sono riversate in strada nel panico. Non si hanno notizie di feriti a causa della scossa odierna, che ha avuto epicentro a 150 chilometri di distanza da quello del principale sisma di domenica, arrivato a magnitudo di 7,2.

Mentre la situazione degli sfollati è aggravata dalla neve e dal maltempo, le autorità turche hanno distribuito nuovi aiuti, dopo aver ammesso problemi iniziali. Sono arrivati aiuti dall’estero. Israele ha inviato tende, coperte e vestiti, la Germania varie forniture, tra cui apparecchi per il riscaldamento. Soccorsi sono giunti anche da Russia e Ucraina. Intanto, le previsioni del tempo hanno annunciato nevicate a intermittenza nei prossimi tre giorni sull’est della Turchia.

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