Roma, 9 mag. (LaPresse/AP) – “Lo status quo in Siria è insostenibile e senza una leadership che porti a una soluzione politica si andrà verso un maggiore spargimento di sangue e una maggiore instabilità”. Così il segretario di Stato Usa, John Kerry, parlando a Roma durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Emma Bonino. Quest’ultima gli ha fatto eco, dicendo inoltre che “non ci può essere soluzione militare” in Siria e che l’assistenza umanitaria non è risolutiva, ma solo un sostegno. Bonino ha poi alzato l’allarme sul rischio di uno spillover del conflitto civile, ovvero il suo allargamento nella regione, esortando a “fare presto per evitarlo”.

DA KERRY ANNUNCIO FORMALE: ALTRI 100 MLN DOLLARI IN AIUTI. Dopo che la notizia era stata anticipata da fonti Usa, Kerry l’ha confermata in conferenza stampa. Washington ha stanziato altri cento milioni di dollari in assistenza umanitaria alla Siria, che portano il totale a 510 milioni di dollari. “Posso annunciare a nome degli Stati uniti un altro impegno in Siria: altri cento milioni di dollari per l’assistenza umanitaria, per 1,4 milioni di profughi che sono già al di fuori della Siria e diverse migliaia di sfollati che sono all’interno”, ha detto, precisando che saranno destinati “all’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, all’Unicef e alle agenzie di soccorso, che opereranno sia in Siria sia in Paesi confinanti, come Turchia e Libano dove si trovano i profughi”.

BONINO: VALUTIAMO AUMENTO AIUTI. Bonino ha annunciato che anche Roma sta pensando di aumentare il sostegno economico per i rifugiati siriani, aggiungendo che è intenzione dell’Italia “fare il possibile perché l’intera Europa sia dietro questi sforzi”.

IL RUOLO DELLA RUSSIA. “Ho incontrato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il presidente Vladimir Putin e riscontrato la loro volontà di mettere tutti intorno al tavolo delle trattative”, ha Kerry, dopo che i due Paesi nei giorni scorsi hanno concordato sulla necessità di una conferenza internazionale sulla crisi siriana, da tenersi questo mese. “Bisogna sedersi al tavolo dell trattative, eliminare le difficoltà e speriamo di trovare un punto di convergenza. L’ho detto a Lavrov e lui a Mosca ha detto una cosa importante, che la Russia non è legata ad alcun Paese. Ha aggiunto che bisogna attuare gli accordi di Ginevra e creare un governo di transizione basato sul consenso (in Siria, ndr)”. Il segretario di Stato ha poi detto di aver parlato con Putin e che lo risentirà. Bonino ha detto di “augurarsi che gli incontri di Kerry a Mosca portino alla ripresa e realizzazione degli accordi di Ginevra e possano risolvere il problema dello stallo in corso sul terreno”.

ARMI CHIMICHE E MISSILI DA RUSSIA. “Senza una leadership” politica in Siria “seguiranno solo distruzione, rafforzamento degli estremisti e possibilità che le armi chimiche cadano nelle mani sbagliate”. Così Kerry ha lanciato l’allarme sulle armi chimiche, esprimendo poi anche preoccupazione per la questione dei missili russi. Il trasferimento di missili da difesa S-300 dalla Russia alla Siria sarebbe un fattore “destabilizzante” per la sicurezza di Israele e destano grande preoccupazione negli Usa, ha detto, riferendosi alla notizia diffusa dal Wall Street Journal sul fatto che Mosca si starebbe preparando a vendere i missili al regime di Assad.

KERRY: GRAZIE ITALIA. “Voglio ringraziare l’Italia per il suo aiuto fondamentale nella crisi siriana, in particolare all’opposizione, e nell’assistenza ai profughi”. Sono alcune delle parole che Kerry ha pronunciato a proposito del ruolo italiano. Ha aggiunto, più in generale, che Washington è “pronta a lavorare a fianco” del nuovo governo “sotto tutti gli aspetti e a rafforzare il rapporto che già esiste”. Ha anche elogiato la via intrapresa dal Paese, dicendo che “l’Italia è sulla strada giusta e vogliamo incoraggiarla in questo percorso”.

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