Damasco (Siria), 28 dic. (LaPresse/AFP) – L'esercito siriano è entrato nella principale città settentrionale di Manbij per la prima volta dopo sei anni. Lo ha detto un portavoce in una dichiarazione televisiva. L'annuncio è arrivato poco dopo che i curdi, lasciati esposti dal ritiro delle truppe degli Stati Uniti, hanno chiesto l'aiuto del regime per affrontare l'offensiva minacciata dalla Turchia. Il portavoce dell'esercito siriano ha detto che la bandiera nazionale è stata sollevata a Manbij, una città chiave che si trova a circa 30 chilometri a sud del confine turco. L'Ypg, Unità di protezione popolare, la principale milizia curda in Siria, ha chiesto alle forze governative di dispiegarsi in aree da cui si è ritirata, in particolare nell'area di Manbij, una città chiave in cui si trovano le forze della coalizione a guida Usa. "Invitiamo le forze del governo siriano… ad affermare il controllo sulle aree da cui le nostre forze si sono ritirate, in particolare a Manbij, e per proteggere queste aree da un'invasione turca", si legge nella dichiarazione. I combattenti curdi fanno parte dell'alleanza delle Forze democratiche siriane sostenute dalla coalizione contro lo Stato islamico.

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