Gerusalemme, 30 lug. (LaPresse/Reuters) – E’ di almeno sei persone il bilancio dei feriti di un’aggressione avvenuta al Gay pride a Gerusalemme. Un ebreo ultraortodosso, già noto per aver compiuto un’azione simile dieci anni fa, ha aggredito alcuni partecipanti con un coltello. Tre di questi sono stati ricoverati in gravi condizioni. L’uomo, invece, è stato arrestato, ha confermato all’agenzia di stampa Efe un portavoce della polizia.

La polizia di Gerusalemme ha confermato che l’aggressore del Gay pride è Yishay Shlizer, autore dieci anni fa, nel 2005, di un altro attacco, sempre durante una parata gay. Secondo diverse fonti, è stato rilasciato dalla prigione soltanto tre settimane fa.

“L’uomo con il coltello è spuntato dal nulla saltando il cordone di polizia. C’era tanto sangue ed è stato così veloce che non siamo riusciti neanche a vedere l’aggressore”. Così ha riferito un testimone dell’attacco. Il suono delle sirene e delle ambulanze ha subito fermato la musica e in pochi minuti il clima di festa si è trasformato in rabbia. “Gli omosessuali non possono vivere in sicurezza in questa città“, hanno urlato indignati i partecipanti alla marcia.

La marcia è stata per lungo tempo al centro delle tensioni fra la maggioranza laica israeliana e la minoranza ultraortodossa, che si oppone alle esibizioni in pubblico dell’omosessualità.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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