Sydney (Australia), 6 gen. (LaPresse/AP) – Le navi di Sea Shepherd hanno intercettato le cinque baleniere del Giappone nelle acque dell’Antartide, che hanno ucciso cetacei nel Southern Ocean Whale Sanctuary, una delle due zone al mondo dove la Commissione internazionale per la caccia alle balene (Iwc) ha vietato tutti i tipi di caccia commerciale della specie. Il gruppo ha diffuso le immagini delle balene uccise, che giacevano sul pontile di una delle navi. Le imbarcazioni e l’elicottero degli attivisti, si legge in un comunicato del gruppo, “stanno inseguendo la flotta, spingendola ad andarsene dai luoghi in cui vuole cacciare e interrompendo la sua attività illegale, preparandosi a mettere fine alle sue operazioni di uccisione delle balene”.

Ogni anno Sea Shepherd e il Giappone si scontrano, a volte in modo aggressivo, con bombe puzzolenti, cannoni ad acqua e collisioni tra le imbarcazioni. Gli attivisti definiscono macellai e bracconieri i cacciatori dei rari cetacei, mentre Tokyo a sua volta accusa gli ambientalisti di essere terroristi. In passato, una imbarcazione dell’organizzazione affondò dopo che la sua prua fu spezzata da una baleniera giapponese e un attivista fu tenuto cinque mesi in carcere dopo essere salito a bordo di una nave del Giappone. Questo pianifica quest’anno di uccidere circa mille balene, ricorrendo a motivazioni di ricerca scientifica che sfruttano una eccezione al bando internazionale del 1986. Secondo molte parti, l’obiettivo della ricerca è solo una copertura per scopi commerciali, perché la carne di balena non viene usata per alcuno studio ma è venduta come cibo.

Bob Brown, capo di Sea Shepherd Australia ed ex leader dei Verdi australiani, ha promesso che il gruppo quest’anno condurrà una campagna pacifica ma senza sosta. Ha definito grottesca e crudele la caccia: “C’è sangue ovunque sul posto, carne trasportata in giro sul pontile, interiora e visceri gettati nell’oceano. È una scena raccapricciante, sanguinosa, medievale, che non può avere posto in questo mondo moderno”. Lo scorso anno l’Australia ha tentato alle Nazioni unite di mettere fuori legge la caccia annuale del Giappone, ribadendo che viola la moratoria del 1986. Tokyo continua a sostenere di essere nella legalità e di produrre dati scientifici di valore. La decisione della Corte Internazionale di Giustizia è attesa quest’anno.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: