"Mi dispiace" per gli abusi effettuati sugli account degli utenti di Facebook. Così Mark Zuckerberg ha scandito le sue scuse in apertura dell'audizione alla commissione congiunta Giustizia e Commercio del Senato. E ammette: "La mia responsabilità è creare strumenti ma anche che questi strumenti siano utilizzati per il bene. Sono d'accordo sul fatto che siamo responsabili per i contenuti". Dopo l'audizione durata cinque ore davanti al Senato, Mark Zuckerberg è comparso alla Camera Usa per rispondere dello scandalo Cambridge Analytica. Il fondatore di Facebook ha ribadito l'intenzione di andare fino in fondo. "E' inevitabile dare delle regole all'economia di Internet", ha dichiarato Zuckerberg che poi ha ammesso: "Anche i miei dati sono stati violati"

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