Katmandu (Nepal), 18 ago. (LaPresse/AP) – Si è aggravato ad almeno 184 il bilancio delle vittime dei tre giorni di allagamenti e piogge torrenziali in Nepal e in India. Le autorità locali hanno fatto sapere che da giovedì scorso almeno cento persone sono morte in Nepal e altre 84 in India. Le zone più colpite sono nell’ovest del Nepal e nel nord dell’India, dove le acque alluvionali hanno allagato centinaia di villaggi e distrutto case costruite con fango e paglia. Stamattina quattro elicotteri con a bordo operatori sanitari e aiuti sono stati inviati in villaggi isolati nell’ovest del Nepal, perché la maggior parte delle strade nella regione è inagibile.

Migliaia di persone sono rimaste senza casa e le autorità locali hanno distribuito riso, lenticchie e pentole agli sfollati.

Intanto la situazione nello Stato indiano di Uttar Pradesh è peggiorata dopo l’apertura di alcune dighe in Nepal e gli abitanti delle zone più a rischio sono stati evacuati in rifugi allestiti dal governo. Gli altri Stati indiani interessati dal maltempo sono Uttarakhand e Assam, dove sono state allagate vaste zone del Parco nazionale Kaziranga, costringendo molti animali ad attraversare un’autostrada per raggiungere terreni situati più in alto. Il primo ministro del Nepal, Sushil Koirala, ha fatto appello alle organizzazioni umanitarie locali e internazionali affinché forniscano assistenza alle vittime degli allagamenti.

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