Los Angeles (California, Usa), 17 giu. (LaPresse/AP) – Rodney King, il tassista nero pestato nel 1991 a Los Angeles dalla polizia e il cui caso innescò la rivolta dei neri nella città, è morto all’età di 47 anni. Lo riferisce ad Associated Press Suzanne Wickham della casa editrice Harper Collins, che ha pubblicato nel 2012 il libro di King intitolato ‘The Riot Within. My Journey from Rebellion to Redemption’.

King è stato trovato sul fondo della piscina nella sua villa di Rialto, in California. La fidanzata di King ha chiamato il 911 intorno alle 5.25 e, una volta arrivati, i soccorsi lo hanno trasportato all’ospedale regionale di Arrowhead dove è stato dichiarato morto alle 6.11. Il capitano della polizia Randy De Anda spiega che, stando al racconto della fidanzata, King, prima di morire, era vicino alla piscina e più volte aveva rivolto la parola alla donna che si trovava dentro casa. Gli investigatori attendono i risultati dell’autopsia, che sarà svolta entro 48 ore, per capire se King fosse sotto l’effetto di farmaci o droghe. Secondo De Anda, però, vicino alla piscina non sono state trovate tracce di sostanze di questo genere.

Nel marzo del 1991 Rodney King fu fermato per eccesso di velocità da quattro agenti di polizia, che lo picchiarono. Un passante riprese però il pestaggio in un video. Un anno dopo gli agenti furono assolti, provocando una rivolta dei neri nella quale morirono 55 persone e oltre 2mila restarono ferite.

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