Praga (Repubblica Ceca), 10 lug. (LaPresse/AP) – Il presidente della Repubblica Ceca, Milos Zeman, ha nominato oggi un nuovo governo da lui definito “di esperti”, guidato dal premier Jiri Rusnok. Si tratta di un esecutivo tecnico, scelto a seguito delle dimissioni dell’ex premier Petr Necas, il cui esecutivo è stato travolto da uno scandalo di spionaggio e tangenti. Erano infatti state arrestate otto persone, compreso il collaboratore più stretto di Necas, accusato per bustarelle e di avere ordinato all’agenzia di intelligence militare di spiare la moglie da cui lo stesso Necas è separato.

La maggior parte dei membri del nuovo Gabinetto sono alleati del presidente e lo stesso Rusnok è stato in passato suo consigliere economico. Il governo dovrà ora affrontare ricevere la fiducia in Parlamento entro 30 giorni ed è improbabile che la ottenga visto che la maggioranza è costituita dalla coalizione di centro-destra finora al governo, che ha già espresso il suo totale disappunto per il nuovo esecutivo. In caso di bocciatura, il presidente ha il diritto di nominare un altro primo ministro. Il 17 luglio si terrà inoltre in Parlamento un voto per decidere se indire elezioni anticipate o meno.

Il neo premier ha indicato come priorità del suo governo quella di preparare il bilancio relativo al 2014. La nomina da parte di Zeman ha fatto infuriare la coalizione uscente di centro-destra, che aveva promesso di governare fino alle elezioni previste per maggio del 2014 e ha condannato il nuovo esecutivo. “Rifiuto l’intero governo”, ha detto il presidente del Parlamento, Miroslava Nemcova, che si è anche rifiutata di bere un bicchiere di champagne con i nuovi ministri al termine di una cerimonia nel castello di Praga. In Repubblica Ceca il presidente ha un ruolo perlopiù cerimoniale, ma ha il potere di scegliere il primo ministro. Tuttavia è insolito che ignori la maggioranza parlamentare.

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