Kinshasa (Repubblica del Congo), 30 nov. (LaPresse/Reuters) – Almeno 30 persone, tra cui un casco blu dell’Onu, sono rimasti uccisi negli scontri tra le truppe dell’esercito e delle Nazioni Unite contro i ribelli ugandesi islamici nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Lo riportano fonti locali. Ieri violenti scontri sono scoppiati nella città di Eringeti, a nord di Beni, quando i ribelli Adf hanno attaccato un quartier generale militare, secondo quanto ha riferito il Centro di Studio per la promozione della pace, la democrazia e i diritti umani, un gruppo che documenta la violenza nella provincia del Nord Kivu.

Le forze militari e delle Nazioni Unite hanno risposto all’attacco dell’Adf, un gruppo guidato da radicali islamici attivo sul lato congolese del confine dal 1990 e dedito al commercio illecito di legname e oro.

Le forze congolesi hanno ucciso almeno 14 ribelli, mentre i ribelli hanno ucciso a loro volta almeno sette civili a colpi di machete. Otto soldati congolesi e un peacekeeper sono morti negli scontri.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: