Parigi (Francia), 29 ago. (LaPresse/AP) – Interpol ha emesso un’allerta internazionale per un bambino britannico di 5 anni con un tumore al cervello portato via dai genitori da un ospedale di Southampton, nel Regno Unito. I genitori del piccolo Ashya King, il 51enne Brett King e Naghemeh King, di 45 anni, hanno prelevato il figlio ieri e insieme agli altri sei figli hanno preso un traghetto per la Francia. Eric Bouillard, il procuratore di Cherbourg, la città francese in cui la famiglia è stata vista per l’ultima volta a bordo della loro Hyundai grigia, ha fatto sapere che le autorità hanno aperto un’indagine per sospetto rapimento e “mancato rispetto dei doveri genitoriali”. Il bambino, ha riferito la polizia di Hampshire, è probabilmente trasportato in passeggino o in sedia a rotelle, non è in grado di comunicare verbalmente ed è immobile.

LE RICERCHE – “Se non troveremo Ashya oggi, ci saranno gravi preoccupazioni per la sua vita”, ha sottolineato l’investigatore britannico Dick Pearson nel comunicato diramato da Interpol. Il bambino, ha spiegato Pearson, “sta ricevendo costantemente delle cure mediche nel Regno Unito a causa di un recente intervento chirurgico e problemi medici che vanno avanti da tempo. Senza queste cure specialistiche 24 ore su 24, Ashya rischia ulteriori complicazioni che comporterebbero per lui un rischio significativo”. Le autorità in Francia e nel Regno Unito hanno predisposto una linea telefonica per chi abbia informazioni sul bambino. “È una corsa contro il tempo”, ha detto il portavoce del ministero dell’Interno francese, Pierre-Henry Brandet, aggiungendo che non è chiaro se il piccolo sia ancora in Francia.

I TESTIMONI DI GEOVA – Intanto un portavoce dei Testimoni di Geova ha fatto sapere che i genitori di Ashya sono seguaci del movimento, ma ha sottolineato che non ci sono indicazioni che la loro decisione sia stata motivata dalle convinzioni religiose. I Testimoni di Geova, ha spiegato, vengono incoraggiati a cercare le migliori cure mediche per se stessi e per i propri figli. I seguaci del movimento religioso accettano le cure mediche, ma credono che la Bibbia vieti alcuni tipi di trattamenti e spesso rifiutano trasfusioni del sangue.

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