Varsavia (Polonia), 24 giu. (LaPresse/AP) – In Polonia due persone sono state fermate e altre due interrogate sulla pubblicazione di registrazioni di conversazioni che hanno creato scompiglio nel governo. Una delle persone interrogate è Sylwester Latkowski, direttore della rivista Wprost, che ha pubblicato le trascrizioni delle conversazioni. Latkowski ha dichiarato di essere stato interrogato come testimone e di avere consegnato ai procuratori tutte le registrazioni in suo possesso, ma di non essere stato costretto a rivelare le sue fonti. Il Wprost afferma di avere ottenuto le registrazioni da un imprenditore. L’altra persona interrogata è un sommelier di uno dei ristoranti in cui i politici polacchi sono stati intercettati di nascosto. Il gestore di uno dei locali è stato accusato la settimana scorsa di intercettazioni, che in Polonia sono illegali e comportano una pena massima di due anni di carcere.

In una delle conversazioni il ministro degli Esteri, Radek Sikorski, avrebbe detto che l’alleanza fra Polonia e Stati Uniti è inutile e “perfino dannosa perché crea un falso senso di sicurezza”. Un’altra intercettazione vede il governatore della Banca centrale, Marek Belka, e il ministro dell’Interno, Bartlomiej Sienkiewicz, discutere sui modi in cui l’istituto possa aiutare il governo a ottenere un altro mandato. Il primo ministro Donald Tusk non ha voluto estromettere i ministri coinvolti nello scandalo, affermando che le sue azioni non verranno dettate da persone che hanno avuto a che fare con “attività criminali”. Oggi la coalizione di Tusk ha tenuto un incontro strategico in cui è stato deciso di aspettare fino ad agosto per identificare e accusare gli autori delle intercettazioni. In seguito verrà deciso se siano necessarie elezioni anticipate e cambiamenti nel governo, ha detto Jan Bury, membro di uno dei partiti della coalizione.

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