Ankara (Turchia), 28 nov. (LaPresse/AP) – Il papa, in visita in Turchia, ha elogiato il Paese per la sua risposta umanitaria a “così tanti rifugiati dalle zone di conflitto”. Il pontefice è stato accolto all’aeroporto da una delegazione di dignitari turchi guidata dal ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. È poi andato al mausoleo del fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, per deporre una corona di fiori. La sua visita di tre giorni gli permetterà di entrare in contatto con la comunità cristiana turca (meno dell’1% della popolazione è cattolica) e incontrare il leader spirituale dei cristiani ortodossi, il patriarca ecumenico Bartolomeo I. A Istanbul visiterà la basilica di Santa Sofia e la moschea di Sultan Ahmet.Incontrerà anche il presidente Recep Tayyip Erdogan, nel contestato nuovo palazzo costruito su terreni un tempo tutelati. Enormi le misure di sicurezza: secondo i media turchi, 2.700 poliziotti sono stati schierati solo ad Ankara per i suoi spostamenti e per ordine di un tribunale la polizia potrà fermare e perquisire le auto conducendo controlli d’identità casuali sulle strade percorse dal papa.

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