Berlino (Germania), 22 set. (LaPresse) – “Il politico non deve avere come obiettivo il successo o il profitto. La politica deve essere un impegno per la giustizia per creare le condizioni di fondo per la pace. Il politico cercherà il successo, ma questo dev’essere legato al diritto”. Così papa Benedetto XVI si è rivolto nel pomeriggio al Bundestag tedesco, a Berlino, in un applauditissimo discorso durato 20 minuti.

Il pontefice, arrivato oggi a Berlino per una visita di quattro giorni in Germania, si è concentrato sull’importanza della giustizia e sul dovere dei politici di non sacrificare l’etica al potere. E ha fatto riferimento anche l’epoca del nazismo, come lezione della storia. “Noi tedeschi – ha detto il Papa – sappiamo per nostra esperienza che queste parole non sono un vuoto spauracchio. Noi abbiamo visto il separarsi del potere dal diritto e l’imporsi del potere sul diritto che è stato calpestato. Così lo Stato è diventato strumento contro il diritto e una banda di briganti ha minacciato il mondo intero e l’ha spinto sull’orlo del baratro. Il compito dei politici è servire la giustizia”. E ancora: “I combattenti della resistenza hanno agito contro il regime nazista e atri regimi per rendere un servizio di diritto all’intera umanità”.

Il Papa, il cui intervento è stato contestato da manifestanti in Potsdamer Platz, “alcune migliaia” secondo la polizia, e boicotatto da un centinaio deputati, ha voluto concentrarsi poi sull’importanza del rispetto della natura. Per questo ha fatto riferimento alla nascita del movimento ecologista e ha sottolineato l’importanza delle sue battaglie. “La comparsa del movimento ecologista nella politica tedesca negli anni ’70 – ha detto Benedetto XVI – è un grido che anela all’aria fresca, un grido che non si può accantonare”. Quindi ha parlato del divieto per l’uomo di cambiare la natura a suo piacimento: “Quando c’è qualcosa che non va nel nostro rapporto con la natura, allora dobbiamo riflettere. Esiste anche un’ecologia dell’uomo, il quale possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere. L’uomo non è solo libertà che si crea da sé. L’uomo non crea sé stesso, egli è spirito e volontà”.

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