Gerusalemme, 10 gen. (LaPresse/AP) – “Se non ci sarà una decisione diplomatica, i palestinesi ricorreranno nuovamente al terrore. Coltelli, mine, attentati suicidi”. Lo ha detto il presidente israeliano Shimon Peres in un’intervista al New York Times Magazine. “Anche se i residenti locali non vogliono la ripresa delle violenze – ha affermato Peres – subiranno pressioni da parte del mondo arabo”. Secondo il presidente, è probabile che la maggior parte dei Paesi offra sostegno ai palestinesi e non a Israele. È la seconda volta in meno di due settimane che Peres critica l’approccio del primo ministro Benjamin Netanyahu. A dicembre il premio Nobel per la Pace aveva preso il premier di mira durante un incontro di ambasciatori stranieri, affermando che il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas è un partner affidabile nel processo di pace e che la diplomazia israeliana deve cambiare “da un approccio aggressivo a uno moderato per avviare un dialogo”.

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