Ramallah (Cisgiordania), 5 dic. (LaPresse/AP) – Se Israele costruirà insediamenti nelle aree E1 e Givat Hamatos, “significa che l’idea di pace e di una soluzione a due Stati scomparirà”, per questo le autorità palestinesi chiederanno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite di bloccare il progetto di Tel Aviv. Lo ha detto Saeb Erekat, tra i principali consiglieri del presidente dell’Anp Mahmoud Abbas, confermando la notizia diffusa ieri dopo una riunione dei massimi funzionari palestinesi in Cisgiordania. Le autorità di Tel Aviv hanno intenzione di costruire 7.500 appartamenti nelle due aree. L’edificazione isolerebbe Gerusalemme dalla Cisgiordania. Israele è ritornata sul progetto E1 la scorsa settimana, dopo il riconoscimento da parte dell’Onu della Palestina come Stato osservatore non membro.

“Se gli Stati Uniti possono bloccare Israele senza il Consiglio di sicurezza, lo devono fare”, ha continuato Erekat. Gli americani, ha aggiunto, “non possono fermarci e usare il veto contro un popolo che sta provando a salvare il processo di pace”. Non è stato possibile per ora contattare il ministero degli Esteri di Tel Aviv per un commento. Nel febbraio 2011, i 14 membri del Consiglio di sicurezza misero al voto una risoluzione che condannava come illegale la costruzione di insediamenti israeliani sui territori occupati. Gli Usa però misero il veto, dicendo di essere d’accordo sul fatto che gli insediamenti sono illegittimi, ma sostenendo che la risoluzione avrebbe danneggiato la possibilità di negoziati.

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