Islamabad (Pakistan), 17 ago. (LaPresse/AP) – Continua la protesta antigovernativa in Pakistan. Oggi il capo del partito di opposizione, l’ex giocatore di cricket Imran Khan ha invitato i manifestanti che si sono accampati a Islamabad a praticare la disobbedienza civile, fino a quando il primo ministro Nawaz Sharif non si dimetterà. Smettere quindi di pagare le bollette e le tasse al governo, mentre il gruppo politico di Khan farà pressioni in parlamento perchè il premier si dimetta entro due giorni. Khan e popolare religioso anti-governativo Tahir-ul-Qadri hanno organizzato due proteste gemelle che hanno visto migliaia di persone riunite a Islamabad. Entrambi accusano Sharif, eletto l’anno scorso, di avere vinto grazie a brogli elettorali.

Il ministro delle Finanze pakistano Ishaq Dar ha definito la richiesta di dimissioni del premier fatta da Khan incostituzionale, mentre per il ministro dell’Informazione Pervaiz Rashid era uno scherzo. Entrambi però hanno dichiarato all’emittente Samaa TV che il governo era pronto a negoziare con Khan sulle sue richieste di riforme elettorali all’interno del quadro costituzionale. Il ministro dell’Interno, Nisar Ali Khan ha aggiunto che il governo stava allestendo due commissioni separate per avviare negoziati con Khan e Qadri. “Siamo pronti ad accettare tutte le vostre richieste costituzionali e legali”, ha riferito. Intanto in piazza a Islamabad le folle delle due proteste sono nettamente diminuite, a fronte di un aumento delle forze dell’ordine che circondano la capitale. La polizia ha però ammesso che durante le proteste di ieri erano presenti circa 30mila persone in entrambe le manifestazioni.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata