Islamabad (Pakistan), 20 dic. (LaPresse/AP) – Continuano le operazioni anti-talebani in Pakistan dopo la strage alla scuola militare di Peshawar, che martedì è costata la vita a 148 persone. Un raid compiuto da un drone statunitense nel Nord Waziristan, al confine con l’Afghanistan, ha provocato la morte di cinque combattenti talebani. Secondo due ufficiali della sicurezza pakistana, l’attacco è avvenuto questa mattina nella città di Datta Khel, dove da giugno l’esercito sta conducendo un’ampia operazione contro i militanti locali e stranieri. I combattenti uccisi sembra fossero fedeli al comandante talebano pakistano Hafiz Gul Bahadur.

In un altro episodio, le forze di sicurezza nazionali hanno ucciso cinque “terroristi” alla periferia di Peshawar. La strage nella scuola ha sollevato l’indignazione di tutto il Paese e ha scatenato una massiccia risposta militare nelle regioni tribali al confine con l’Afghanistan. Raid aerei e operazioni di terra nella regione di Khyber hanno finora provocato la morte di circa 200 militanti. Sempre a Peshawar, infine, un ufficiale di sicurezza e un poliziotto sono rimasti uccisi nel corso di una sparatoria con militanti. Secondo l’ufficiale di polizia Ijaz Ahmed, sono morti anche due combattenti.

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