Roma, 27 ott. (LaPresse) – Delusione per le conclusioni del Consiglio degli Affari esteri Sviluppo che si è tenuto ieri a Lussemburgo: il nuovo Fondo fiduciario per l’Africa dell’Unione europea, destinato ad affrontare le cause strutturali delle migrazioni, rischia di essere utilizzato per rafforzare le misure di sicurezza alle frontiere e non per sradicare povertà e disuguaglianza. È l’allarme lanciato da Oxfam, secondo cui nessuna conferma è giunta dai Ministri dello sviluppo Ue che il Fondo sarà effettivamente usato per progetti di sviluppo, invece che per la sicurezza delle frontiere e per il contenimento della mobilità delle persone.

L’Unione europea confonde gli obiettivi della cooperazione allo sviluppo che hanno come scopo l’aiuto alle persone costrette a lasciare la propria casa, con quelli della cooperazione di sicurezza che invece servono a impedire a quelle stesse persone di entrare in Europa”, afferma la direttrice delle Campagne di Oxfam Italia, Elisa Bacciotti.

“In altre parole, l’Ue rischia di dare priorità al controllo delle frontiere e alla sicurezza piuttosto che alla salvezza di persone che si trovano in grave stato di bisogno – continua Bacciotti – Da subito serve che l’Europa si impegni a utilizzare il Fondo per lo scopo con cui è nato: sradicare la povertà, costruire scuole, cliniche e non muri di filo spinato e checkpoint”.

Secondo Oxfam, il Fondo fiduciario per l’Africa dell’Ue deve essere messo in sicurezza, salvaguardando i suoi scopi attraverso strumenti di trasparenza e accountability: il 100 percento dei fondi per lo sviluppo devono continuare a essere impiegati per sradicare la povertà e ridurre la disuguaglianza.

Il Fondo fiduciario per l’Africa si chiama ufficialmente Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e per la risoluzione delle cause strutturali della migrazione irregolare e l’aiuto agli sfollati in Africa. Il Fondo dovrebbe essere lanciato in occasione del vertice della Valletta il prossimo 11-12 novembre.

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