Zagabria (Croazia), 22 set. (LaPresse/EFE) – Tra 2mila e 3mila rifugiati sono entrati questa mattina in Croazia dalla Serbia, attraversando a piedi 20 chilometri nell’area di Bapska e Sarengrad. Lo ha riferito la televisione pubblica Htv. I nuovi arrivi hanno causato disordini nella cittadina di Opatovac, dove si trova un centro di accoglienza. Secondo l’emittente tv N1, le tensioni sono legate al fatto che i rifugiati sono costretti a lunghe code alla struttura, dopo la fatica e il freddo sopportati durante il viaggio. Secondo il ministero dell’Interno croato, in una settimana sono entrati nel Paese più di 30mila rifugiati, mentre circa 27mila ne sono usciti. Nel campo di Opatovac sono ospitati in media 2.500 profughi, mentre i centri allestiti nelle altre zone sono vuoti.

Intanto il governo dell’Ungheria si prepara a costruire nuovi muri di confine per fermare gli arrivi di rifugiati. Un nuovo decreto, pubblicato nella notte dalla gazzetta ufficiale e firmato dal premier Viktor Orban, chiede ai ministri di Interni e Difesa di preparare nuove barriere, seppur senza specificare dove. Il decreto ordina, nelle sei province in cui è stato dichiarato lo “stato di crisi per immigrazione di massa“, la preparazione per costruire “chiusure temporanee della frontiera”.

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