Nuova ondata di purghe in Turchia a poche ore dall'anniversario del fallito golpe dello scorso anno. Oltre 7mila tra poliziotti, personale dei ministeri e accademici sono stati cacciati dai posti che occupavano con l'accusa di avere "agito contro la sicurezza dello Stato" o perché "membri di una organizzazione terrorista". Le maxi-purghe decise dal presidente Erdogan hanno già portato a 50mila arresti e 150mila epurazioni nei mesi passati. Nel Paese è in vigore lo stato di emergenza dallo scorso 20 luglio.

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